domenica 17 luglio 2016

Identità o lotta di classe?

E mò bbasta...

Sono d'accordo sul fatto che buona parte degli europei si sia lentamente ridotta a una massa di inconsapevoli e sfruttati lavoratori/consumatori in balia del libero mercato, e anche che stia perdendo quel senso di supremazia culturale che li ha contraddistinti.
E sarà pur vero che parte della responsabilità dei milioni di morti delle due più grandi guerre che l'umanità abbia mai conosciuto possano essere imputate ad un (spero) profondo senso di identità.
Ma è una parte minima e non sostanziale, e ad una più profonda e disinteressata analisi, le cause preponderanti di quelle tragedie possono essere tranquillamente assegnate alla "lotta di classe" (definizione che è scomparsa dalla narrazione e che dovrebbe farci pensare).

Che tradotto significa che le antiche oligarchie aristocratiche, sfruttando le povere e ignoranti masse, e accumulando favolose ricchezze, han cercato di spartirsi il mondo a cannonate (fosse mai che questo passaggio storico di pochi che accumulano tanto a spese di molti che si spartiscono poco ci possa far notare una certa similitudine con l'attualità?).

Intendo dire che il concetto di identità è stato tirato per la giacchetta a seconda degli interessi che si intendevano perseguire

L'identità, che oggi viene sputata e schifata, ha delle grandissime qualità intrinseche.
Prima fra tutte quella di far crescere nell'intimo, o anima ce dir si voglia, (ma questa è una questione che è meglio tralasciare), il senso della consapevolezza, primo passo verso la propria emancipazione dai falsi miti.
Fino a qualche secolo fa bastava il Dio sovrannaturale a immagine e somiglianza e il relativo inferno a spingere le masse al massacro, poi non bastò più.
Perché?
Perché l'umano si è ancor più abbruttito passando dalla vita durissima dei campi, ma ancora a dimensione "divina", alla vita alienante della fabbrica, dove di "divino" resta poco o nulla.
E allora Dio dov'era finito?
Piano piano si avvicinava.

Così Dio, dopo essere disceso dai cieli nella figura dell'Imperatore e nella cultura del popolo, si trasferirà poi direttamente nella singolarità della persona e nel culto relativo (e 'n'tu'culu anche la cultura).
Così dopo aver lottato a caro prezzo per la gloria del "Re" o "Imperatore", e non avendoci cavato neppure un ragno da un buco, nasce nell'animo, anche grazie alla scienza, la consapevolezza dell'uguaglianza tra umani, essi stessi dio in terra (pur tra diversità culturali, che certamente è ossimoro e paradosso al contempo).
Ma come la realtà quantica o l'evoluzione della specie ci insegnano; dal punto di vista quantico, osservando il microcosmo e superando i limiti della nostra dimensione, la certezza di poter sapere esattamente cosa succede in ogni istante della realtà decade, e quindi con essa la certezza di poter conoscere esattamente le leggi che governano l'universo, e cade pure, dal punto di vista evolutivo, la certezza di cosa siamo noi umani e di cosa siano le specie di qualsiasi forma di vita esistente.
Col teleobiettivo della macchina del tempo, le specie, di qualsiasi ordine e grado, diventano un unicum in costante mutazione. Accontentiamoci di vivere nella nostra dimensione e lasciamo alla filosofia i paradossi che avanzano -- sia nel senso di abbondanza che in quello spaziotemporale.

E la nostra dimensione ci racconta una storia nella quale l'identità ha un grande valore.
Un valore che non può essere lasciato nelle mani delle aristoligarchelites e usato a seconda dei loro interessi.

Così è ora di dire basta a queste immense cazzate che vogliono farci credere che questi Frankenstein culturali, questi "smarriti nell'universo classico" che ogni tanto impazziscono e decidono di vendicarsi uccidendosi e nel contempo uccidendo quanti più possibile di "noi" europei, francesi, inglesi, italiani o mettete voi un'identità a scelta, sono "di noi".

NON SONO "DI NOI"!
NON SONO FRANCESI!!! NON SONO INGLESI! NON SONO ITALIANI!

I francesi sono orgogliosi della loro rivoluzione e di tutto quello che essa ha comportato, anche delle sue incongruenze e contraddizioni.
Sono fieri e gelosi dei loro diritti e della loro capacità di sapersi gustare la vita sotto tutti quegli aspetti che portano piacere e gioa di vivere all'uomo (come anche gli italiani).
Non intendono farsi mettere i piedi in testa da un comico inconsapevole come Hollande e da una riforma del lavoro che massacra i più deboli (e qui qualche domandina noi italiani dovremmo pur farcela, ma a quanto pare noi siamo fuuuurbi).
Sono fieri e orgogliosi (magari anche un po orgoglioni) delle loro donne e della loro indipendenza, ma tout se tient.

NON SONO ITALIANI!
Gli Italiani sono orgogliosi della loro storia, con tutte le contraddizioni del caso.
Sanno chi era Garibaldi, Mazzini etc etc e cosa hanno fatto.
Hanno antenati periti per liberare questo paese dallo straniero e dal fascismo.
In tanti hanno lottato e sofferto per limitare il potere religioso e la relativa ignoranza.

NON SONO EUROPEI!!!
Gli europei sono consapevoli di avere profonde contraddizioni e non credono di stare dalla parte giusta per grazia divina da almeno trecento anni.
In Europa, o dai loro emigranti, sono nati i diritti universali dell'essere umano, e nelle costituzioni di buona parte delle nazioni che le danno forma è scritto a chiare lettere che i fondamenti dello stare insieme SONO LAICI, SONO LAICI, SONO LAICI, SONO?...LAICI, PUNTO.
Gli europei non intendono sentirsi abdul di nessuno, e neppure sottomessi a priori -- come l'identificazione "islamico" che essi stessi si danno sta a significare.

AVETE ROTTO I COGLIONI, specie quel "simpatico" e incompetente burocrate di Letta che ha definito l problema dei magribini che cercano di sterminarci, un problema "interno", di noi europei.
NON SONO EUROPEI!
NON CONDIVIDONO NULLA DI CIO' CHE CI RENDE EUROPEI.
ODIANO GLI EUROPEI E VORREBBERO ASSOGGETTARCI ALLE LORO REGOLE (che tra l'altro sono in aperto e netto contrasto con le nostre, ALLA FACCIA DEGLI ARCOBALENISTI CHE DOVRANNO FARSENE UNA RAGIONE dato che la realtà li sta prendendo a sonori schiaffoni).


p.s.
(Che poi tutti i casini del medioriente vengano fomentati e usati dalla NATO è un'altro discorso, e ha a che fare con gli immensi interessi delle oligaristocrazielites,  che NON SONO I NOSTRI! E che si chiamano "Lotta di classe" o in qualsiasi altro cazzo di modo che volete chiamarli).


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