mercoledì 30 settembre 2015

eperlintanto...

Notizia di oggi: la disoccupazione cala (una virgola) e guarda caso quella giovanile aumenta (una virgola).
Eh si, si fanno proprio politiche periggiovani (e da un bel pezzo dico io).

Ora devo imparare a mettere dei grafici, ne ho uno bello che fa capire.
Appena riesco lo metto. Poi appena finisco il post sugli anni '80 lo posto, loggiuro.



Oh... bella zio,ce l'ho fatta. Questo grafico mostra dove, quanta e a chi va la spesa sociale.
Ok, lo vedete, ci sono sette: la prima è per la malattia, e fino a qui..., la seconda è l'invalidità e pare che altrove abbiano più pensioni d'invalidità che da noi al contrario di quello che cercano di farci credere. La terza è la famiglia; due parole bisognerà pur dirle sulla famiglia e che nella maggioranza dei casi è famiglia moderna, cioè senza i "nonni" tanto per intenderci, loro, i nonni, non ne hanno bisogno di restare ancora in famiglia come si faceva "una volta" (quell'"una volta" a cui piace tanto fare riferimento quando devono rompere i coglioni ai nipoti). E perché non hanno più bisogno di restare in famiglia?
Basta vedere la quarta voce che è quella per la vecchiaia...ammappete, avete mica notato qualcosa? Provate a mettere a confronto la terza e la quarta, notate niente? Ma c'è altro, e cioè la sesta voce che è quella della disoccupazione. Dato che sappiamo che il 40% dei giovani fino ai 24 anni non ha un lavoro e quindi una retribuzione, la voce della disoccupazione è importante soprattutto per loro. Certo, uno con una famiglia e disoccupato se gli va bene la prende la disoccupazione, perché lavorava, e poi ha la mobilità, le agevolazioni fiscali etc etc, ed è sempre poco per una famiglia, e lo si vede dalla terza voce, ma uno che è giovane ed è disoccupato da quando è diventato giovane, cioè 15 anni, ecco che gli arriva...un bel calcio nelle palle.
Quelli sono dati, non impressioni o sensazioni arbitrarie; quello è!
Poi c'è la settima e anche quella in buona parte riguarda i giovani e soprattutto gli studenti di famiglie disagiate (dato che quelli delle famiglie agiate non hanno di questi problemi) che non possono permettersi di affittare manco una topaia (e non si capisce perché mai dovrebbero vivere in una topaia) per svolgere al meglio il loro compito, che è quello di studiare e non di perdere tempo e pazienza ad aspettare treni e pullman  "brasiliani".
Il quadro è desolante, alla settima voce quasi non c'è elevazione.
Certo, le cause prime di questo triste declino non sono dipese interamente da quella generazione che si cucca la quarta voce, ma perlintanto loro hanno chiuso baracca e burattini e si sono arroccati.
Come si spiega il 40% di supercazzola Renzi alle europee? Bisogna capire l'euro per spiegare quel 40%, e capire che da un giorno all'altro lo stock di ricchezza è quasi raddoppiato.
Nella loro miopica visione del futuro pensano che la permanenza nella moneta unica li preservi dal pagare un conto a cui credono di poter sfuggire ascoltando la retorica rassicurante del garzone di turno.

Questo paese ha un problema generazionale.
Prima lo si capisce, prima si trova la soluzione.

(non correggo e me ne frego assai)



giovedì 24 settembre 2015

Nessuno ne parla e io ho capito il perché

Questo blog è dedicato a quei giovani che hanno qualche adulto che gli spiattella i testicoli con le solite frasi tipo e luoghi comuni del tipo; "Non avete voglia di fare un cazzo e....", "Quando ero giovane io ho fatto questo e quello invece voi state tutto il tempo attaccato al telefonino bla bla....", ma la migliore è: "Noi abbiamo fatto i sacrifici e grazie a noi oggi tu stai bene bla bla etc etc...".

Sappiate che non è vero!
Hanno goduto dei migliori anni che la specie umana abbia mai vissuto su questa terra e nello specifico, delle migliori condizioni macroeconomiche che siano state messe in atto.
Loro non lo sanno, ma sono stati iperfortunati.

Ora qualcuno potrebbe obiettare che le mie sono solo "impressioni", che dovrei dimostrare l'etc.
E' quello che intendo fare quanto prima, ma il compito non è semplice, né toccherebbe a me farlo -- ho la licenza media -- ma non ho ancora trovato un intellettuale che si sia preso la briga di approfondire e i motivi sono comprensibili.

Alcuni hanno un evidente conflitto di interessi, cioè hanno usufruito in abbondanza delle condizioni di cui sopra. Altri non intendono toccare l'argomento perché stanno portando avanti politiche alle quali risulterebbe dannoso un ulteriore complicazione (altri non ci arrivano proprio...).
Di base, la maggior parte delle elite intellettuali che indirizzano il pensiero mainstream  mettono come priorità la lotta di classe oppure la contrapposizione tra identità nazionale e mondializzazione delle masse (Un melting pot mondiale cucinato a fiamma bassa e cottura prolungata dove non si capisce bene cosa è cosa).
E in effetti i problemi maggiori derivano da quei contesti e sempre li si va a finire.
Nessuno vuole negare che la lotta di classe ..., ma quando quelle questioni diventano assolute ci si perde un pochetto.
Avete in mente quella vignetta dove c'è quell'ebreo ortodosso con la Torah in mano che ripete all'infinito; "Holocaust,holocaust holocaust...." ?
Ecco, mettete un mancino totale, di quelli che fanno tutto solamente con la sinistra, a cui il braccio destro si è atrofizzato, di quelli che cercano di non dare neppure la precedenza agli incroci, un marxista dell'Ilinois (cit) per intenderci, mettete Il Capitale al posto della Torah e il mantra diventerà: "Lotta di classe. lotta di classe, lotta di classe....".
Certo, la lotta di classe è atavica, o per essere precisi è Post Era Glaciale e non come vorrebbero farci credere Post Industriale.
Se davvero uno vuole che non ci sia più diversità di classe, allora dovrebbe iniziare a distruggere buona parte dei campi di cereali, eliminare gli allevamenti e nel giro di tre o quattro anni, dopo una devastante selezione "naturale", "saremo" (io speriamo che me la cavo) tutti Cacciatori/Raccoglitori. Il capo sarà una figura simbolica e non ereditaria o partorita da un sistema "elevato" e vivressimo (o vivrebbimo, a scelta) tutti felix (?). Ma basterebbe sistemare la lotta di classe per risolvere i problemi sociali? No, e il sovietismo lo ha dimostrato, c'è sempre qualcuno che ha meno classe di te e più infrastruttura ideologica.

Ecco che la lotta di classe non basta più per spiegare alcune dinamiche sociali.

Il problema generazionale si pone nel caso in cui alcune circostanze macroeconomiche danno la possibilità, in un determinato periodo, di approfittare di condizioni particolari senza interessarsi troppo delle conseguenze che potrebbero versificarsi in un futuro, prossimo o meno.
Questo è quello che, secondo me, si è verificato all'inizio degli anni '80 -- almeno in Italia -- e che iniziò a prendere forma nel decennio prima.
Quello che successe in quegli anni sta ancora influenzando l'Italia odierna e non basta risolvere il conflitto distributivo perché quello che è successo negli anni 80 non è stato in primis una dinamica di classe, ma una dinamica temporale, di passaggio, si è chiusa un epoca e se ne è aperta un'altra e in quella fase di transizione qualcuno ne ha approfittato..

Quale epoca si è chiusa? Quella macroenomica keynesiana. Quella che ha portato ricchezza e benessere a tutte quelle nazioni che ne hanno intrapreso il percorso e delle quali, l'Italia è stata la maggior protagonista per modello e risultati ( in confronto alle basi di partenza).

Ora io non devo mettermi a fare lo spiegone di cosa siano le condizioni macroeconomiche keynesiane, ci sono fior di blog che per fortuna lo hanno già fatto e piuttosto bene dato che l'ho capito anch'io. I migliori sono Goofynomics, Orizzonte 48 e altri che potrete scoprire navigando da quelle parti.
Spiegato da un rozzo come me sarebbe; l'epoca che si formò dalla rivoluzione industriale che andò a esacerbare gli squilibri preesistenti, innescò una volontà di dominio tra le potenze dell'epoca che sfruttando il lavoro delle masse di proletari cercarono di ottenere l'egemonia in Europa (che al tempo significava dominare il mondo).
Il risultato fu -- oltre una serie ininterrotta e generalizzata di guerre circoscritte -- due guerre mondiali e morte e distruzione in tutto il mondo occidentale.
Keynes spiegò scientificamente i motivi economici alla base degli squilibri che avevano originato le guerre, e da alcune sue intuizioni si ripartì con sistemi economici equilibrati ( a me vien da dire; di buon senso, ma chi non ne ha non lo riconosce).

Ora, se tu chiedi a tutti quelli delle generazioni che hanno potuto usufruire di queste condizioni "di buon senso" chi fosse Keynes forse, ma dico forse, troverai l'eccezione che conferma.
La regola è che tutti ci si prende meriti che non si ha. Le nostre generazioni quella del benessere.
Ma è negli anni '70 che qualcosa inizia a cambiare e ad inizio anni '80 arriva il divorzio.
Dopo il divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro -- nel decennio circa che segue -- arriva la metà, dico la metà, di tutto il debito pubblico italiano dalla fondazione della nazione.
E arriva appena dopo il divorzio.
Fatto il divorzio si parte con debito pubblico a palla. chi ne ha usufruito?

Perché la lotta di classe non è tutto? ma semplice (cit), perché del debito pubblico anni '80 ne hanno usufruito tutti quelli che ne hanno voluto usufruire, dall'operaio al capitano d'impresa (e poi spiegherò), meno me che allora mi facevo le seghe mentali (ma anche le altre, questo va senza dirlo) nella forma di problemi etici.

Cosa c'entrano gli anni '80 con la disoccupazione giovanile di oggi? Qualcosa pare di si.

Alla prossima...e chissà se Andreatta parlerà.




mercoledì 23 settembre 2015

Facciamo come la Germania

Rimando ancora il post generazionale perché sto godendo assai.

La superiorità morale dei popoli germanici...italiani mafiosi e corrotti...prendiamo esempio dalla Germania... ...hahahaha hahahahahahaha hahahha...aaaaah che sudisfasiòn, quanto ridere.
Sentire il Piller che divagava, dissimulava, svicolava, parlava di tecnologia, di sonde, di prove...hahahahaha hahaha...
UN DI CI MI LIO NI DI VEI CO LI FUO RI LE GGE CHE IN QUI NA NO CO ME VE CCHIE CA RRE TTE... spacciate per veicoli d'avanguardia, ai massimi livelli di tecnologia.

Ho riso tutto il pomeriggio.

Nel prossimo vedrò di far parlare Andreatta...speriamo.

lunedì 21 settembre 2015

Pare sia gratis

E apriamo 'sto blog va.
Vedo se riesco a chiarire alcuni concetti.
Quando ho deciso di smettere scrivere su Goofy il commento relativo all'intervento del prof su radio 1 non centrava nulla.
Credo che leggendolo senza pregiudizio si capisca l'ironia con la quale è stato scritto (sempre che si siano letti i miei commenti in genere).
Capisco anche che il Prof sia un attimino svalvolato con tutto quello che porta avanti, anche se credo sarebbe utile che si circondasse di persone capaci e di fiducia (secondo me esistono e dovrebbe farne ampio uso), magari eviterebbe giudizi affrettati. Tra l'altro io ero tristemente tranquillo e consapevole, non vi era nessuna vena polemica nella mia scelta, so che ognuno può decidere cosa pubblicare o meno, e lui può testimoniare che mai, dico mai, sono entrato nel merito della pubblicazione o meno dei commenti.
Ma nel momento in cui decido di non scrivere più, dovresti rispettare la mia decisione e magari neanche pubblicarmi, ma soprattutto non rispondermi. Valgo zero o giù di lì?, allora non ha senso nè pubblicare, nè rispondere credendo di conoscere il motivo.
Se poi pubblichi anche la mia precisazione alle tue ipotetiche cause  e poi le liquidi con una valutazione senza entrare nel merito economico, poi dovresti pubblicare la mia che spiega esattamente nel merito la questione.
Capisco che non l'abbia pubblicata dato che vuole tenere fuori dal suo blog l'argomento, e infatti io ne avevo avuto sensazione  da un pezzo.
Quando poi lo ho capito bene ho deciso che non aveva più senso scrivere. Ho detto scrivere, non ho detto: "Maledetto Bagnai non ti leggo più!"
Vista la decisione di non partecipare più attivamente alle discussioni non potevo accettare un'ultima strumentalizzazione e per la prima volta (sapendo fosse l'ultima) ho preteso che pubblicasse un tassello del discorso.
Non ho poi capito il senso di alcuni commenti che tiravano in ballo "salutari calci in culo" e "cazziatoni"...in quanto non c'era alcuna questione in ballo.
Calci in culo su cosa? riguardo a cosa? a una decisione che riguarda fondamentalmente solo me?
Non avrebbe dovuto rispondere, punto.
Certo che se mai qualcuno dovesse leggere questo post si chiederà di cosa parlasse il commento non pubblicato. In buona sostanza di problema generazionale.(cosa che poi spiegherò meglio) e del debito pubblico contratto egli anni 80.

p.s Ok, non ci capisco molto di computer, e manco meno di blog e di impostazioni. Per esempio vorrei aver avuto il colore su tutta la pagina...migliorerò.

Next: Il  prossimo post cercherò di delimitare il problema generazionale e di sviluppare un discorso selettivo teso a dimostrare che (specie in Italia) ha una rilevanza maggiore di quella a cui quasi tutti credono.

p.p.s manco ho capito se il blog è visibile a tutti.