Dalla Bbibbbia secondo Sandro (ma non solo) ecco un passaggio che ho ritrovato e che riassume e racchiude "l'anima vitale" del pensiero di questo blog:
"Io ritengo che le obbligazioni nascenti da indebitamenti passati, fra le quali i debiti pubblici sono il caso principale, debbano col passar del tempo corrispondere ad un ammontare via via decrescente di lavoro umano e dei risultati di tale lavoro; che il progresso debba allentare gradualmente la stretta della mano morta della proprietà ereditata dal passato; che a questa non debba essere concesso di afferrare i frutti dei progressi compiuti molto tempo dopo che gli essere viventi che li produssero sono scomparsi."
Quanta saggezza e quanta lungimiranza e, purtroppo, quanta attualità.
Non fu ascoltato allora, quando si pronunciò su altri ambiti, e il risultato fu la seconda guerra mondiale.
(...) ...che a questa non debba essere concesso di raccogliere i frutti dei progressi molto tempo dopo che gli essere viventi che li produssero sono scomparsi.
Ad oggi questa discrepanza ha preso una dimensione temporale meno ampia, e chi ne coglie i frutti è ancora tra di noi (banalmente una questione demografica e di emancipazione dalle forze disgreganti della natura) e ne determina gli eventi.
Meditate gente, meditate...e mediate...
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