venerdì 27 maggio 2016

Dell'incapacità a reggere strutture mentali complesse

Tre indizi fanno una prova.
Figuriamoci quattro, cinque, sei,  and roll over...
Solo bisogna accorgersene, e per accorgersene bisogna capire in che contesto sociale vivi.

Ultimamente con chiunque mi trovi a parlare di problemi generali , ma soprattutto di quelli italiani, arrivo a un certo punto nel quale è necessario approfondire alcuni aspetti complementari e precondizionanti la  nostra situazione attuale.
Per esempio; per capire alcuni passaggi  determinanti e decisivi della nostra Repubblica, bisogna aver capito alcuni aspetti relativi a istituzioni quali banche centrali e istituti finanziari in genere, o su quali siano le funzioni della moneta, oppure che tipo di conseguenze portino alcune scelet precise di politica economica etc etc

Per poter comprendere è necessario che nella mente di ascolta vi sia la voglia di capire (sempre che ci sia, chiaro, ma se non c'è...che cazzo ti metti a fare certi ragionamenti?), ma anche la capacità di ampliare la propria mente per poter "sistemare" una ampia architettura fatta di strutture e sovrastrutture metafisiche.
Ma non basta, a questa "architettura" devi potergli girare attorno per osservarla da molte angolazioni per poter così sistemare i concetti al posto giusto. Quindi ci va molta attenzione , concentrazione e mente libera. Quel tipo di mentalità aperta al cambiamento dei propri presupposti.

Beh, immancabilmente vengo interrotto quasi subito da una qualsiasi scusa. E a volte qualcuno se ne esce con delle stronzate che andrebbe poterle registrare per "goderne" al meglio. I sillogismi senza senso sono quelli più utilizzati, ma non mancano i disarticolamenti regressivi e gli argomenti secondari e periferici in modalità random.

Intendiamoci, non mi credo certo una cima, anzi. Ma non mi sono mai posto con un atteggiamento contrario per partito preso (e la frase ha un profondo significato), od ostile per idealismo, e neppure per orgoglio.
Mi sono preso molte scoppole che ho accettato, ho sempre cercato il confronto con lealtà anche quando si partiva da posizioni lontane. Alcuni, a cui va sempre un immenso grazie, hanno dato parte del loro tempo per cercare di farmi capire alcune cose. Ma bisogna avere onestà intellettuale.
Qualche anno fa, mentre cercavo di capire alcuni passaggi del processo economico, ho scoperto di avere delle convinzioni errate rispetto ai sistemi sociali.
Cerca e cerca trovi, perché la verità ha un fascino irresistibile per chi ha intuito.

Con estrema umiltà ho distrutto quelle convinzioni, che facevano di me un utile idiota al servizio indiretto dell’imperialismo moderno del capitale sovranazionale, e ho smantellato strutture che stavano lì da parecchi anni. Mi sono messo a studiare; economia, genetica, antropologia, filosofia e tutto quello che “cresce” li in mezzo, come un povero pirla qualsiasi, e come lo sono ancora.

Il mio ego però ha avuto il suo tornaconto quando ho scoperto che senza aver mai studiato prima economia sui libri, ma solo avendoci riflettuto molte e molte volte, ero arrivato a conclusioni sui sistemi economici moderni che combaciavano con alcune “visioni” di Keynes (questo per i rosiconi della Beaver Creek.  (cit.)).
Quindi è veramente frustrante quando ti accorgi che non solo non intendono ascoltarti, ma addirittura non ti lasciano parlare.  Pare gli scatti un bias mentale teso alla salvaguardia del proprio orgoglIO (paradossale per chi ha la tendenza a uniformare l’identità) e che fa scattare atteggiamenti incontrollati, una specie di riflesso Pavloviano di rifiuto totale: “ Non sia mai che debba riordinare le fondamenta delle mie convinzioni !” (e per chi ha coerenza comporta scelte).
Purtroppo in questo modo viene danneggiato anche chi avrebbe tutte le capacità di emanciparsi dai c. d. “luogocomunismi”.
Questo per chi potrebbe capire, poi ci sono quelli che neppure se gli fai lo schemino o il disegnino non ci arriveranno forse mai.

Ma fondamentalmente è mancanza di “allenamento” specifico.
Se poi il tuo orizzonte non si è mai discostato dalla tua piccola dimensione di periferia di comune di provincia è comprensibile che tu abbia serie difficoltà a confrontarti.

A chi manca l'intuito la verità è un piccolo e caotico incubo.



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