martedì 12 aprile 2016

Il minestrone dell'austerità

Ma se abbiamo vissuto sopra le nostre possibilità (e ben inteso lo avremmo fatto (?) noi, mica i ggiovini), e se dobbiamo tornare ad assaporare la durezza del vivere (from Padoa Schioppa to ggiovini and proletarian poors) allora sarebbe perfetto uscire dall'euro no?!

Con la "liretta" dove andremmo? Da nessuna parte ci dicono, quindi ce ne stiamo a casa e viviamo al di sotto delle nostre possibilità.
E sempre con la "liretta" non potremmo certo permetterci di sguazzare nel petrolio e nelle materie prime no?! Quindi durezza del vivere saltami addosso e fanne ciò che vuoi della mia pessima amoralità che vorrebbe vivere dignitosamente e il più a lungo possibile.
Ma con l'austerità viviamo più a lungo o no?
E/o, viviamo più dignitosamente o no?
A me pare che su entrambi gli aspetti non sia come ce la vorrebbero far sembrare...

Mentre butto giù 'sto post (e sappiate che mi costa sempre tanta fatica, io non sono intellettuale, non sono cioè avvezzo a usare l'intelletto come professione, lo faccio perché c'è grande, profonda e colpevole carenza) sento all'autoradio che il redde rationem inizia ad andare a regime: L'ASPETTATIVA DI VITA INIZIA A CALARE!!!

Certo ci saranno sempre gli imbecilli che diranno che è colpa "d'a'coruzzzzione", oppure della mancanza di una morale IN-TE-GER-RI-MA.
Woouuuaauuuhhh, come li invidio, hanno sempre la risposta in una parola ad ogni problema; o è "'a coruzzzzione", o l'immoralità (pecca tutta italica, secondo loro).
E' una specie di lassativo; "Morale, basta la parola, tattatarattatta!"

Ecco perché mi tocca.

"""" E per la prima volta negli ultimi 10 anni la speranza di vita alla nascita arretra, con un decremento di 0,2 punti per gli uomini (80,1) e 0,3 per le donne (84,7), mentre nelMezzogiorno i valori della speranza di vita si confermano al di sotto della media nazionale. Il rapporto Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo delinea il quadro di un ‘Paese per vecchi’, dove il Pil pro-capite del Sud è la metà rispetto a quello del Nord e dove 2,3 milioni di giovani non studiano e non lavorano. E anche nell’utilizzo di Internet ci confermiamo agli ultimi posti della classifica in Europa: peggio dell’Italia ci sono soltanto Bulgaria e Romania, e pure la diffusione della banda larga nelle famiglie italiane è inferiore alla media dei 28 paesi (78% nel 2014), i valori più elevati si registrano nel nord Europa. """""

Per fortuna ho la testimonianza di chi mi vive vicino sennò sarebbe facile dire; "Ecco che arriva il'loavevodettoìo."

Eh... ma io l'avevo detto pe'ddavero, con buona pace di quelli che rosicano.
Non è difficile arrivarci, se è vero, e non può che esserlo, che noi siamo quello che mangiamo. 
L'unica dato sicuro che sia stato riscontrato su tutti i tumori è la totale mancanza di ossigeno nelle sue cellule. La trasformazione da cellula sana a cellula tumorale avviene per necessità, necessità di sopravvivenza in condizione di mancanza di ossigeno.
Ecco perché i cibi freschi hanno un'importanza fondamentale, anche se dubito che con la frenesia che ha oramai pervaso ogni aspetto della nostra vita sociale (cioè l'economia si occupa di noi 24h24, con buona pace di chi non si occupa di lei) si abbia la possibilità, per tutti, di trovare tempo quotidiano da dedicare alla corretta alimentazione.
Poi ci aggiungiamo l'inquinamento dell'aria dovuto in buona parte alle politiche di trasporto che furono programmate negli anni '50. Politiche che già allora agevolarono la lobby che faceva capo agli Agnelli che scelse (con buona pace di chi: " E' la politica che decide e l'economia segue!") allora l'impostazione del trasporto su gomma; in verità fu una scelta troppo facile vista la conformazione geografica del nostro territorio.
Anche questo passaggio sta a dimostrare che non ci si preoccupa minimamente per le generazioni che verranno.
Il trasporto su gomma ci ha messo in un duplice problema; il primo riguarda la dipendenza della nostra crescita economica da alcuni beni esteri (vedi petrolio p.es.). Il secondo ha dato al gruppo FIAT un potere economico/politico che non ha potuto far altro che distruggere la concorrenza interna indirizzando le scelte che seguirono verso il monopolio di buona parte dell'industria.
Col passaggio dell'ultima globalizzazione, l'unico grande gruppo italiano ha scelto di abbandonare questo paese, dopo averne privatizzato gli utili e condiviso le perdite, verso altri lidi dove la deflazione salariale marcia spedita al rullo del tamburo del libero mercato (tralascio la cifra esorbitante di morti sulle strade e lo scempio del territorio).
E adesso possiamo aggiungerci, tanto per non farci mancare nulla, i tagli alla sanità (informo subito i supermoralisti d'a'coruzzzzione, che la nostra spesa per la sanità è sotto la media dei paesi euro e ocse. Andatevi a vedere i dati.) che qualche defunto lo hanno fatto (sconvolgente è leggere che alcune di queste morti sarebbero dovute avvenire nel biennio antecedente (???), e invece hanno atteso per poi morire due anni dopo. Si sono ostinati a non morire. La tragedia diventa farsa).

Bisognerebbe anche che si mettano d'accordo; o siamo in troppi, e allora va bene che si facciano meno figli ma servirebbero politiche di sostegno alle pensioni, cioè spesa pubblica e allora le politiche di austerità sono una follia, oppure servono più figli e politiche di sostegno alle madri e alle famiglie e allora le politiche di austerità sono una follia.

Eh si, perché si è iniziato a fare meno figli, principalmente per due motivi; il primo è che non esistono politiche al riguardo, se fai figli ti devi anche arrangiare, ma se vuoi vivere dignitosamente, oggi devi avere almeno due redditi, ma se rimani in cinta probabilmente perdi il lavoro, e se non lo perdi poi il bambino non sai a chi mollarlo visto che in tanti non hanno i nonni a disposizione e i nido costano assai. Così piuttosto di vedere la propria famiglia arrancare abbandonata a se stessa, vittima di un patto sociale che è ogni giorno disatteso, ci si concentra esclusivamente sulla propria sopravvivenza o successo sociale e 'n'tuculu anche ai figli.

Il secondo avrebbe a che fare con la capacità umana di emanciparsi dalle libere forze del mercato delle leggi naturali che tanto ci accorciano la vita; fame, freddo, caldo, malattie, sostanze tossiche, radiazioni etc etc. Per esempio è grazie alle conquiste avvenute in campo sanitario, le quali hanno permesso di abbattere drasticamente la mortalità infantile, che è stato possibile mantenere la sostenibilità del sistema pur procreando meno. Tornando al punto primo, certo sarebbero serviti ingenti spese di welfare mirate alle famiglie che procreano piuttosto che usare cifre importanti del nostro PIL per pagare interessi fuori controllo sul nostro debito. 

Tutto il contrario di quello che si sarebbe dovuto fare; più spesa sociale per chi nasce e non pensioni più alte, e ora che la mancanza della spesa verso chi sarebbe dovuto nascere sta mostrando i risultati ecco che il sistema pensionistico crolla. Il nostro sistema pensionistico avrebbe bisogno sia di ricambio generazionale nel "mondo del lavoro", che di un economia che funziona (non vorrei che ci fosse chi crede che le pensioni vengono pagate coi soldi accantonati negli anni di lavoro, anche solo facendo un calcolo aritmetico, e lasciando perdere la questione se la ricchezza possa essere cumulata e in quale misura, anche un imbecille capirebbe che ciò non è possibile), che cresce non che crolla, ma l'austerità crea deflazione  (quella che difende il capitale dei rentier) , e la deflazione taglia i salari che a loro volta tagliano le spese delle famiglie (cioè la domanda), così poi partono gli esuberi che ritolgono reddito alle famiglie che poi hanno bisogno di sussidi, quindi lo stato deve intervenire e fare spesa pubblica per sopperire alle falle del sistema privato (leggasi libero mercato), così aumenta il rapporto deficit PIL che tanto prurito crea ai liberisticolculodeglialtri i quali hanno stabilito che debba essere 0 (zero, cioè follia pura) punto e basta, eh si, perché nel frattempo abbiamo regalato la nostra sovranità a un organismo sovranazionale al di fuori di ogni controllo oltre ad aver perso da un bel pezzo la nostra banca centrale.  Ma la  soluzione  è pronta; butto per aria quel poco di stabilità residua in zona medioriente ed ecco pronti 2 o 3 milioni  di immigrati (nominalmente migranti) carne da cannone...ehmm, carne da investimento capitale che non vedono l'ora di "integrarsi" nella  nostra società facendo crollare gli ultimi rimasugli di difesa dei salari --  società nella quale manco noi riusciamo a restare integrati.

Millenni di lotta contro le forze libere della natura, per poi soccombere a quelle del libero mercato dei capitali.Rimangiarsi tutto e farci impapocchiare da una serie di intellettualgarçon qualsiasi che sovvertono tanto sforzo sovraumano per ritornare a millantare i pregi (?) della durezza del vivere (P.Schioppa docet).

Poi vediamo di spiegare cosa succede se eliminiamo l'austerità ma manteniamo un cambio fisso.

E pensare che volevo scrivere un post bonsai...






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