giovedì 22 settembre 2016

La fine del mondo classico! (?)

Dopo la famiglia, un'altro dei pilastri dell'identità è la cultura classica.
Anzi, la cultura classica è LA cultura dell'identità, dove la storia narrata è costellata dalle scelte compiute dagli individui. (è un modo di raccontare la storia parziale, ma questo è)

La dimensione dell'uomo classico è una sfera molto soggettiva che raggiunge il suo picco massimo in Cartesio: "Cogito ergo sum". (un eccesso di sboroneria classica)
La confusione fra parte e tutto è notevole ma è la nostra "cifra", il nostro modo di essere, la nostra identità. Certo si può e si deve migliorare, e infatti la fisica quantistica ha fatto fare passi avanti...mmmh...forse indietro, anzi, certamente indietro.
Infatti si è dovuto rispolverare Aristotele e il suo principio di "potenza"...Aristotele, più classico di così!!!?
Perché tiro in ballo il "mondo classico"?
Perché è nella "sfera" classica che trae origine e continuità la nostra identità.
E dov'è che si insegna e tramanda la nostra cultura? (classica)
Ma a scuola no?!
E allora se, nella mia mente malata di elites dominantecheintendedominareilmondo, individuo nell'identità l'impedimento maggiore al mio disegno di mondodiconsumatoriglobale che deve accettare e consumare il mio prodotto di scarsa qualità ad un prezzo elevato, allora, se intendo usare la mia logica classica, esattamente proprio quella che mi ha permesso di dominare le altre culture, devo cercare di sfilacciarla piano piano, un pezzo alla volta. (è comunemente detto paradosso, ma in realtà è sadomasoipocrisia alla massima potenza)
E quindi?

E quindi cercherò il modo, la maniera e un sistema per dissolverla nel tempo...piano piano...pezzo a pezzo.

Oltre al revisionismo storico c'è anche questo.

E intanto la maggioranza dei nostri intellettuali di sx...ronf ronf...dream dream...ronf ronf... zzzzzz.

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