giovedì 14 gennaio 2016

C'era una volta tanto tempo fa...

C'era una volta tanto tempo fa..
Mica tanto tempo fa, diciamo quarant'anni, c'era un paese che, dopo essere uscito distrutto dall'ultima guerra mondiale, era riuscito a trovare il giusto compromesso tra la tendenza onnivora delle classi dominanti e la tendenza alla sciatteria e alla superstizione delle classi sottomesse.
Nella lotta ormai millenaria tra chi realmente produce ricchezza e chi realmente ne gode, e che negli ultimi tre secoli grazie alla scienza--tecnologia aveva aumentato in maniera esponenziale il surplus dei beni essenziali, --cosa che comportava, tra le altre, due tendenze contrastanti; aumento demografico e pianificazione del sistema--dicevamo, un paese aveva trovato la via di mezzo, che per chi ci capisce un minimo di realtà immanente, è quella che ha la giusta dimensione ontologica moderna (poi ci sono i postmoderni, i postontologici, e i postontologicimoderni).
Questo viene confermato da una serie di dati essenziali economici inequivocabili (per chi ne capisce un minimo di economia, nell'accezione di; gestione oculata delle risorse).
Ora questo tipo di società, anche in senso più ampio e internazionale,  produce un fatto singolare e determinante: La classe che è deputata a gestire e organizzare la società pone in essere un sistema nel quale si possono quantificare ricchezze "da favola" (o se preferite, da fogno). Queste ricchezze enormi diventano la droga che viene usata per corrompere la classe dirigente facendogli credere di poter passare ad un livello superiore della piramide sociale, e il tutto si trasforma in leggi e ordinamenti distopici via via crescenti (le guerre ne pongono fine).

E' chiaro che se la classe dirigente guadagna 20, diciamo pro capite, e la grande industria si divide 1.000 in diversa misura entro pochissime persone, è facilmente immaginabile che a quelle pochissime persone basta mettere pochi spiccioli per fare proposte allettanti per chiunque.

E già da questo semplice ragionamento si può capire che il paradigma; "Abbassiamo il livello di retribuzione dei politici!", è una "cacata pazzesca" (così accontento Celso).

Ora cambiamo prospettiva e diamo un'occhiata dall'alto alla nostra società e osserviamone la struttura comparandone due periodi prossimi, alquanto differenti ma significativi: dal '50 fin verso la fine degli anni settanta, e da fine anni settanta allo stato attuale.
Sostanzialmente, a livello strutturale e infra, è cambiato poco o niente; più persone sono attive nei servizi e meno in agricoltura e industria.
? Tutto quì ? Si.
Questo significa che il livello tecnologico ha ulteriormente emancipato l'umano dai bisogni essenziali lasciandogli più tempo a disposizione per; chi "guardarsi allo specchio", chi giocare/viaggiare, chi studiare un sistema per fottere gli altri. Ma i suoi strumenti sono sempre i soliti; le infrastrutture rimangono strade e binari percorsi da mezzi disparati e per la quasi totalità a ciclo combustibile fossile, sono aumentati i voli, e cioè sono cresciuti i vantaggi comparati degli aeroplani, si è ampliato e velocizzato lo scambio di informazioni e...e poco altro.

? Ma allora come mai ai miei genitori cresceva il reddito, si compravano casa, si facevano vacanze di almeno quindici giorni (e anche le famiglie numerose) e si riusciva a entrare nel mondo del lavoro anche in età relativamente giovane, tutta l'assistenza sanitaria era compresa, così come la scuola (e chissà cos'altro mi dimentico)?
Questo è il ragionamento che ho iniziato a fare circa sei anni fa.
E devo ringraziare per questo alcuni dei solerti rompicazzo della generazione che mi ha preceduto con tutti i loro bassi ragionamenti idioti sui "giovani di oggi" senza voglia di lavorare, drogati, apatici, menfreghisti etc etc bla bla--che, nota bene, trova albergo ad ogni generazione--i quali mi hanno spinto alla ricerca approfondita delle cause prime, dato che, per quello che riguarda la mia sfera personale, il saldo tra persone che si dan da fare e fancazzisti è nettamente a favore dei primi.

La domanda, per quello che riguarda i suoi aspetti più determinanti, ha avuto una risposta dettagliata ( se ancora non ci siete passati andate su Goofinomics oppure su Orizzonte 48, Icebergfinanza, dai quali potrete trovare tutte le analisi coerenti e aderenti alla realtà che aprono occhi, mente e cuore, e che ringrazio donando quel poco che posso quando posso) , la quale porta in dono un'altra domanda: "Come è potuto accadere che tanto buonsenso sia andato perduto in così poco tempo?".

Poi fai un attimo caso alla fauna che ti circola attorno e qualche idea te la fai. Per esempio ci sono quelli che stimano e apprezzano la cultura dell'Iran, della Palestina, dei Tuareg, quella Siriana, quella Turca, quella del Iocompraretuasorelladuecammeli e schifano e sputano la propria e chi argomenta diversamente (ho scritto argomentano perché loro scrivono frasi tautologiche infilandoci definizioni tipo; giusnaturalismo, oppure islamofobia. Gli chiedi ; ?What?, ma loro sono di buonumore, han trovato un coglione che vorrebbe avere una cultura identitaria (ogni riferimento a persone o fatti relmente accaduti e puramente casuale).
Sono come quelli che nel momento in cui tu vorresti avere un briciolo di sovranità ti dicono che sei nazista (secondo me si scrive co' due z, ma me lo da rosso). O quelli che quando fai notare che in alcuni settori del sistema non è possibile  che vi sia concorrenza--tipo le ferrovie; ?cosa faccio, metto un convoglio subito dietro a quello della concorrenza, oppure costruisco una ferrovia parallela? Ma anche le telecomunicazioni facendo un esempio banale; ?chi restaurerà le vecchie e obsolete linee nelle zone a bassa densità demografica dato che è impossibile avere un ritorno finanziario? Tua sorella? Non credo...-- ti danno del comunistastatalistaparassitario, salvo poi scoprire che approfittano di tutte le agevolazioni statali e poi ci sputano sopra.
Trovano queste definizioni fighe--giusnaturalismo, islamofobia, razzismo-- e le usano a cazzorandom.
Poi ci sono quelli che "I giovani bla bla (...) bla,  bla blablablabla..".e poi hanno tutti i loro averi che gli sta marcendo, ma vigliacc se gli fanno fare due lavoretti anche sottopagati.

A qualcuno roderà, ma a me capita di riflettere su alcuni aspetti generali, e poi leggere qualcosa scritto da menti eccelse che hanno fatto dei ragionamenti simili.
Certo, loro li hanno fatti prima e meglio, ma io mi accontento.
Così, da un pò, stavo considerando che dopo l'impero Romano c'è stato il medioevo. Capito?! il medioevo, ed è durato circa un millennio! ?Come è stato possibile?

Dal sapere alle tenebre è un attimo (per qualcuno, per altri il rischio non si corre:).





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